Nel 2021, donne e ragazze hanno rappresentato il 63% di tutte le nuove diagnosi di HIV nell’Africa subsahariana, nonostante rappresentino solo il 10% della popolazione. Inoltre, le giovani donne di età compresa tra i 15 ei 24 anni avevano una probabilità tre volte maggiore rispetto ai giovani uomini della stessa fascia di età di contrarre l’HIV. Lo documenta uno studio presentato al CROI 2023 in cui la dott.ssa Ayton mirava a esaminare la relazione tra l’età del partner maschile e l’infezione da HIV recente e prevalente nelle giovani donne utilizzando dati a livello di popolazione, comprese le misure di infettività del partner maschile. Sono stati utilizzati sondaggi di valutazione dell’impatto dell’HIV sulla popolazione condotti tra il 2015 e il 2017 in Eswatini, Lesotho, Malawi, Namibia, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe.
Il questionario includeva domande sui comportamenti e le caratteristiche sessuali nella vita e di tre partner sessuali dell’ultimo anno più recenti. Sono stati prelevati campioni di sangue per testare l’HIV, la carica virale e la conta delle cellule CD4. Un totale di 17.813 ragazze adolescenti e giovani donne tra i 15 ei 24 anni ha fornito dati. La maggior parte dei loro partner sessuali (51%) aveva tra i 25 ei 34 anni, seguiti da 15 e 24 anni (41%) e da 35 e 44 anni (6,4%). La maggior parte delle giovani donne risiedeva in aree rurali (65%), erano sposate o conviventi (58%) e hanno riferito di un solo partner nell’ultimo anno (90%). Solo il 20% ha riferito di aver usato il preservativo durante l’ultimo rapporto sessuale. Coloro che vivevano con l’HIV (4,6%) avevano una conta mediana di cellule CD4 di 552, il 51% era a conoscenza del proprio stato e il 48% era soppresso viralmente. La differenza di età media tra le giovani donne sieropositive ei loro partner era di sette anni.
Alle indagini hanno preso parte anche un totale di 63.081 uomini di età compresa tra i 15 ei 59 anni. La proporzione di uomini con una carica virale dell’HIV superiore a 1000 era più bassa nei soggetti di età compresa tra 15 e 24 anni, sostanzialmente aumentata tra i 25 ei 34 anni, raggiungeva il picco in quelli di età compresa tra 35 e 44 anni ed era inferiore nei gruppi di età più avanzata. Un totale di 19.818 uomini ha segnalato adolescenti e giovani donne come partner. Di questi, 5381 convivevano con donne che hanno preso parte allo studio. Gli uomini nelle relazioni di convivenza avevano un’età media di 27,5 anni, il 29% aveva due o più partner sessuali nell’ultimo anno e il 10% ha riferito di aver usato il preservativo durante l’ultimo rapporto sessuale. Un totale di 287 conviveva con l’HIV (prevalenza 3,8%) ma solo 153 erano a conoscenza del proprio stato di HIV e 177 avevano una carica virale superiore a 1000.
Tra le donne, lo 0,22% (58) ha recentemente contratto l’HIV, per un’incidenza annualizzata dello 0,45% (95% CI, 0,37-0,54). L’incidenza dell’HIV è aumentata con l’età del partner, raggiungendo un picco dell’1,6% nelle donne con partner di età compresa tra 35 e 44 anni. Il numero totale di nuovi casi di HIV è stato più alto tra quelli con un partner di età compresa tra 25 e 34 anni. C’è stata una crescente associazione tra la recente acquisizione dell’HIV e la fascia di età segnalata del partner, con un rischio triplicato nelle donne con partner di età compresa tra 25 e 34 anni (odds ratio aggiustato (aOR), 3,53; 95% CI, 1,36-9,20), con un picco a un rischio nove volte maggiore tra quelli con partner di età compresa tra 35 e 44 anni (aOR, 8,94; 95% CI, 2,63-30,37).
In un’ulteriore analisi delle 5381 coppie in cui hanno preso parte al sondaggio sia il partner femminile che quello maschile, i risultati sono stati simili. Inoltre, il partner maschile con un’elevata carica virale era associato a una probabilità 47 volte maggiore che la partner femminile avesse l’HIV (aOR, 47,29; 95% CI, 29,24-76,47).
Le giovani donne con un livello di istruzione inferiore, un debutto sessuale precoce, più partner recenti e un uso inferiore del preservativo avevano maggiori probabilità di avere partner di età compresa tra 35 e 44 anni. Le donne provenienti da ambienti rurali, quelle della Tanzania o dell’Uganda e le giovani donne sposate o divorziate avevano probabilità significativamente più alte di convivere con uomini più anziani di età compresa tra 45 e 59 anni.
Gli autori suggeriscono che “i programmi che promuovono l’istruzione e l’emancipazione economica delle donne potrebbero interrompere questo ciclo di vulnerabilità”.