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Quali sono gli elementi più rilevanti per definire la multimorbidità nelle persone con HIV?

I progressi nel trattamento dell’HIV hanno notevolmente migliorato la sopravvivenza delle persone che convivono con esso. Queste ultime, invecchiando, hanno però maggiori probabilità di sviluppare multimorbilità. La multimorbilità (definita come la coesistenza di più condizioni) è stata successivamente identificata come una priorità nella diagnosi per migliorare lo stato di salute tra le persone con HIV. Tuttavia, ad oggi persiste la mancanza di un consenso e di linee guida su come definire la multimorbilità in questa popolazione. Una review ha esaminato la definizione di multimorbidità tra le persone con HIV negli studi esistenti (n=22). È stata osservata una variazione nella definizione di multimorbidità (in termini di numero e natura delle condizioni incluse), con meno della metà (45%) che riporta un criterio di selezione per le condizioni. Il numero di condizioni considerate variava da 4 a 65. Nella definizione di multimorbidità alcune condizioni (ad es. ictus, infarto miocardico e malattie renali croniche) e fattori di rischio (ad es. ipertensione) sono stati inclusi più frequentemente, mentre altri sintomi (ad es. dolori articolari, neuropatia periferica e problemi del sonno) e condizioni di salute mentale (ad es. ansia e attacchi di panico) sono stati raramente inclusi.
La definizione di multimorbidità tra le persone affette da HIV è risultata molto variabile, con alcune condizioni invero trascurate. Spesso gli studi analizzati non hanno fornito giustificazioni per le condizioni incluse nella loro definizione di multimorbilità e/o hanno utilizzato elenchi derivati dalla popolazione generale o da altre coorti non comparabili. È importante invece che gli studi riportino in modo esplicito i loro criteri di inclusione e, ove possibile, siano incoraggiati criteri multipli per cogliere accuratamente la multimorbilità tra le persone con HIV. Le condizioni selezionate potrebbero non riflettere accuratamente ciò che viene osservato tra le persone con HIV che vivono con multimorbilità. Ad esempio, i sintomi e i problemi di salute mentale, associati a esiti correlati alla multimorbilità, sono spesso esclusi. Una definizione consensuale di multimorbilità consentirà di stimare in modo affidabile e affidabile la prevalenza della stessa, consentendo di effettuare confronti tra studi. Vengono proposte quattro raccomandazioni chiave per guidare i ricercatori nella definizione della multimorbilità tra le persone con HIV:

  1.  Evitare di selezionare solo le comorbidità prevalenti: ciò può portare all’esclusione di comorbidità più rare, a volte più complesse.
  2. Selezionare comorbidità associate a una serie di risultati di multimorbidità: considerare risultati come le funzioni quotidiane, la qualità dellavita e l’elevato carico di trattamento, nonché la mortalità e l’ospedalizzazione.
  3. Considerare i sintomi che sono gravosi per le persone con HIV: i sintomi sono stati collegati a esiti di multimorbidità avversi, ad es. qualitàdella vita più scarsa.
  4. Considerare comorbidità non associate con l’invecchiamento, ad es. condizioni di salute mentale e malattie sessualmente trasmissibili.

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