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Schizofrenia: l’impatto (negativo) del caldo, problema sottovalutato. La conferma da uno studio

  • 13 Settembre 2023

L’aumento delle temperature e, in particolare, le ondate di calore rendono più vulnerabili le persone con questo disturbo psichico, che avrebbero bisogno di forme extra di protezione, supporto e attenzione.

L’aumento delle temperature, e le ondate di calore in particolare, mettono a repentaglio la vita di chi soffre di uno dei disturbi psichici più gravi, la schizofrenia, caratterizzata, tra gli altri sintomi, da disturbi del corso del pensiero, disorganizzazione psichica, allucinazioni uditive, distacco dalla realtà.

Chi ne soffre è svantaggiato quando è esposto a bruschi aumenti di temperatura, sia a causa della patologia, sia per gli effetti di alcuni farmaci impiegati per trattarla. A lanciare l’allarme la rivista Science, che ha segnalato come il problema sia ampiamente sottovalutato.

Perché si è più vulnerabili

Tra le prime cause di questa vulnerabilità c’è la tendenza alla disorganizzazione della propria vita: chi soffre di schizofrenia corre maggiormente il rischio di perdere il contatto con i familiari e con i servizi assistenziali, finendo non di rado in condizioni di vagabondaggio.

Un modo di vivere che espone senza tregua ai rigori delle alte temperature.

Ma questo disturbo è caratterizzato anche da un certo malfunzionamento di quella che è una vera e propria centralina della termoregolazione, l’ipotalamo, una piccola ma importantissima formazione del cervello. Un malfunzionamento che impedisce al corpo di adattarsi adeguatamente alle ondate di calore. Anche alcuni farmaci antipsicotici, assunti per lunghi periodi da chi soffre di schizofrenia, possono contribuire a rendere più difficile la termoregolazione, andando a completare un quadro poco rassicurante.

Più decessi durante le ondate di calore

Alcuni studi epidemiologici statunitensi sono andati a rivedere chi erano le persone decedute durante le ondate di calore. In tal mondo si è visto che la mortalità di chi soffre di schizofrenia risultava più che raddoppiata. Un dato allarmante, soprattutto perché si è visto che era molto più contenuto l’aumento di mortalità tra le persone di solito considerate più a rischio durante le ondate di calore, come chi ha disturbi renali o cardiovascolari. «Evidentemente non abbiamo protetto abbastanza queste persone – dice Sarah Henderson, epidemiologa ambientale del British Columbia Centre for Disease Control che ha coordinato una di queste ricerche –. E i risultati della nostra indagine indicano che le persone con schizofrenia hanno bisogno di forme extra di protezione, supporto e attenzione». Secondo Ross Thompson, della London School of Hygiene & Tropical Medicine, prima autrice di una revisione sistematica su alte temperature e salute mentale, pubblicata sulla rivista Public Health, «l’impatto delle alte temperature sulla salute mentale dovrebbe essere incorporato nei piani di risposta emessi dal servizio pubblico, man mano che nuove conoscenze sono generate. E le soglie di temperatura per l’aumento della mortalità di chi soffre di disturbi psichici dovrebbero essere incorporate nei sistemi di avvertimento meteorologico».

Il caso di un giovane schizofrenico negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti la questione è diventata di recente letteralmente scottante per il caso di un giovane schizofrenico di Phoenix, in Arizona, di nome Stephan, che durante un’ondata di calore ha abbandonato la casa e ha iniziato a vagare in un territorio semidesertico inondato da un sole bruciante. La zona di Phoenix è una delle più calde degli Stati Uniti, e Stephan è stato ripreso da una telecamera mentre si avviava per una strada bollente, barcollando, con in spalla un pesante zaino, nel quale c’era però solo una minima riserva d’acqua. Le immagini di Stephan, probabilmente sotto l’effetto di allucinazioni uditive e in stato confusionale, sono state pubblicate sul sito del Washington Post, che ha anche raccontato i vani tentativi fatti per raggiungerlo in tempo e salvargli la vita: purtroppo, Stephan aveva alla cintura una pistola, così i servizi di emergenza non si sono potuti avvicinare prima dell’arrivo della polizia, quando ormai era caduto a terra privo di vita. Il terreno in quel momento faceva misurare quasi 58 gradi Celsius.

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